di Elena Ablondi e Chiara Bidini
L’afasia, letteralmente assenza di linguaggio, provoca un’incapacità ad usare correttamente il linguaggio; la persona afasica può non riuscire ad esprimersi (in parte o totalmente) o a comprendere (in parte o totalmente) ciò che le viene detto.
Facciamo un esempio: quando si è all’estero possiamo aver provato la sensazione di non riuscire a farci capire o di non riuscire a comprendere quello che gli altri ci dicono. Le persone con afasia vivono una condizione simile nella vita quotidiana proprio perché hanno perso la capacità di accedere in modo rapido e funzionale al linguaggio.
L’afasia, intesa quindi come perdita della capacità di comunicare normalmente con gli altri, determina nelle persone colpite e nei loro familiari/caregivers dei cambiamenti nelle condizioni di vita a lungo termine in tutti gli aspetti personali che riguardano la comunicazione, il modo di vivere, i ruoli familiari e sociali, l’umore, l’identità e l’immagine di sé, il benessere, i bisogni, i sentimenti, le emozioni, le relazioni, l’impiego e le opportunità ricreative.
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di Licia Denti
Modulo uno:
L’ictus cerebrale
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Gli esiti dell’ictus: la disabilità dopo l’ictus cerebrale
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Modulo due:
Come gestire gli esiti: dimensione fisica
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I problemi della deglutizione: la disfagia
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Modulo tre:
Come gestire gli esiti: dimensione cognitiva
I disturbi del linguaggio: l’afasia
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di Elena Ablondi e Chiara Bidini
Modulo quattro:
Come gestire gli esiti: dimensione emozionale
Il disagio emotivo nel post-ictus
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di Giuliana Nico
Modulo cinque:
Come gestire gli esiti: l’approccio integrato
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