I Centri specializzati nella cura dell’ictus sono costituiti da personale medico qualificato e in continua formazione e aggiornamento: gli obiettivi degli interventi terapeutici sono quelli di limitare la gravità delle conseguenze dell’ictus, soprattutto in termini di disabilità.
La trombolisi. L’ischemia cerebrale (o ictus ischemico) è provocata dall’occlusione di un’arteria cerebrale: è possibile intervenire sull’accumulo di sangue coagulato con un farmaco anticoagulante. Intorno alla zona colpita dall’ictus, già morta, esiste un’area definita di ‘penombra ischemica’, che contiene cellule cerebrali ancora in vita e sulle quali è possibile intervenire in tempi brevi, prima che vengano danneggiate completamente. Ristabilendo il flusso sanguigno, è possibile tentare di salvare questa parte di penombra ischemica, con un trattamento che provoca la dissoluzione del trombo a livello arterioso. Il farmaco utilizzato è il derivato di una molecola che è già presente nel nostro organismo e che serve ad evitare che il sangue possa coagularsi in condizioni normali. Per la sua capacità a rompere e dissolvere il trombo, esso è chiamato trombolitico o fibrinolitico.
Questa terapia potrebbe provocare effetti collaterali, primo fra tutti il rischio di un’emorragia cerebrale. Si insiste sempre sul fattore-tempo, determinante per salvare una vita. Il farmaco deve infatti essere somministrato entro le 4-5 ore dall’esordio dei primi sintomi. In più questa terapia può essere somministrata solo in centri specialistici con determinate caratteristiche come la disponibilità 24 ore su 24 della TAC encefalo e la presenza di un medico esperto nella gestione della malattia. Proprio per questi motivi diventa ancora più importante il rapido riconoscimento dei sintomi sospetti di un ictus cerebrale e la rapida chiamata del servizio 118.
Diversa dalla trombolisi, è la trombectomia, un intervento con un catetere inserito nell’arteria femorale all’inguine, che si fa scivolare fino al trombo che causa l’occlusione nel cervello. In questo modo, l’intervento è volto alla rimozione meccanica del trombo.